Patologie: cosa è l’UVEITE
Il termine “UVEITE” è un termine generico che indica la presenza di una infiammazione all’interno dell’occhio, o meglio infiammazione dell’uvea.
L’infiammazione all’interno dell’occhio coinvolge uno strato intermedio chiamato “UVEA o TONACA UVEALE” che porta il supporto sanguigno alle altre strutture oculari.
L’uveite è una malattia oculare rara, ma che può potenzialmente, se non curata portare ad un calo visivo permanente.
ANATOMIA
L’occhio è formato da tre strati che dall’esterno all’interno sono:
La SCLERA ( la parte bianca dell’occhio) e la CORNEA (la parte trasparente anteriore)
l’UVEA che è formata da 3 strutture:
l’IRIDE (la parte colorata del nostro occhio con al centro la pupilla)
I CORPI CILIARI (situati in una zona intermedia; hanno la funzione di produrre l’umore acqueo e di sorreggere il CRISTALLINO)
La COROIDE (lo strato vascolare, situato nella parte posteriore dell’occhio che fornisce l’apporto di sangue a tutte le strutture oculari)
la RETINA: lo strato formato dalle cellule nervose deputate alla visione. Le cellule nervose della retina si raccolgono in un unico punto, il NERVO OTTICO, che trasmette le immagini al nostro cervello ( nella zona chiamata CORTECCIA OCCIPITALE).
Il termine UVEITE significa infiammazione dell’uvea.
QUANTO È FREQUENTE L’UVEITE?
L’uveite è una patologia rara, e non stupisce infatti se nessuno hai mai sentito questo termine.
Negli Stati Uniti, dove esitono delle casistiche numeriche sicuramente più abbondanti che nel nostro Paese, si stima che la prevalenza (numero di malati) dell’uveite sia di 38 casi su 100.000 abitanti, e che l’incidenza (numero di nuovi casi diagnosticati) sia di 15 casi ogni 100.000 abitanti.
Si stima che nel mondo più di 2 milioni di persone siano affette da questa patologia. Negli Stati Uniti ci sono circa 280.000 persone che ogni anno vengono colpite dall’uveite e questa malattia è responsabile di circa 30.000 nuovi casi di cecitàogni anno.
Nonostante l’uveite sia una malattia rara, è comunque la terza causa di cecità prevenibile nei paesi industrializzati, ed è responsabile negli Stati Uniti del 10-15% dei casi di cecità.
L’uveite può colpire tutte le fasce di età (bambini, adulti ed anziani) e tutte le razze presenti nel mondo.
Il 5-10% di tutte le uveiti può colpire i bambini, fin dall’età giovanissima.
COSA SI INTENDE PER PATOLOGIE INFIAMMATORIE OCULARI?
L’infiammazione oculare è un termine generico che si usa per indicare la presenza di infiammazione nelle varie parti dell’occhio. Il suffisso “ite” che deriva dal greco significa infiammazione. Quindi quando combinate il nome della parte anatomica dell’occhio con questo suffisso signifca che esiste una infiammazione in questa sede.
Ad esempio:
cornea: cherat-ite (infiammazione della cornea)
congiuntiva: congiuntivite (infiammazione della congiuntiva)
iride: irite (infiammazione dell’iride)
corpi ciliari: ciclite (infiammazione dei corpi ciliari)
sclera: sclerite (infiammazione della sclera)
uvea: uveite (infiammazione dell’uvea)
retina: retinite (infiammazione della retina)
QUALI SONO I SINTOMI DI UVEITE?
L’uveite può colpire uno o due occhi, simultaneamente oppure in tempi diversi. L’infiammazione all’interno dell’occhio può colpire tutte le strutture oculari e quindi i sintomi dell’uveite dipendono da quale parte è stata colpita dall’infiammazione.
I sintomi più frequenti sono:
– dolore
– occhio rosso
– fastidio alla luce (fotofobia)
– visione di puntini neri (miodesopsie)
– calo visivo (più o meno grave)
QUALI SONO LE CAUSE DI UVEITE?
Le uveiti possono essere causate da svariate malattie: infezioni, malattie autoimmuni, traumi, tumori.
Le uveiti non sono contagiose.
UVEITI INFETTIVE
Tutti i microrganismi infettivi possono potenzialmente causare l’uveite. Le più frequenti sono quelle causate da:
– virus: herpes (simplex, varicella, Epstein-barr)
– batteri: tubercolosi, sifilide, borrelia
– funghi: candida
– parassiti: toxoplasmosi, toxocariasi
UVEITI ASSOCIATE A PATOLOGIE SISTEMICHE O AUTOIMMUNI
In alcuni casi l’uveite si associa ad una patologia sistemica autoimmune. Le patologie autoimmuni che più frequentemente si associano all’uveite sono:
– sarcoidosi
– malattia di Behçet
– artrite reumatoide
– artrite idiopatica giovanile (nel bambino)
– spondiloartriti HLA-B27 positive
– lupus eritematoso sistemico
– granulomatosi di Wegener
– malattie infiammatorie croniche intestinali
– sclerosi multipla
– malattia di Vogt Koyanagi Harada
FORME ISOLATE OCULARI DI UVEITE
– ciclite eterocromica di Fuchs
– sindrome di Posner-Schlossman
– oftalmia simpatica
– uveite facoanalfilattica
– retinocoroidopatia di Birdshot
– coroidite Serpiginosa
– coroiditi multifocali e white dot syndromes
– vasculiti retiniche
– pars planite
COME SI CLASSIFICANO LE UVEITI?
Le uveiti vengono classificate in base al segmento oculare coinvolto (classificazione anatomica) in:
– uveiti anteriori: l’uveite coinvolge solo la parte anteriore dell’occhio
– uveiti intermedie: l’uveite coinvolge il segmento intermedio o pars plana dell’occhio. In questo gruppo rientrano le pars planiti
– uveiti posteriori: l’uveite coinvolge il segmento posteriore dell’occhio. In questo gruppo rientrano le vitreiti, retiniti, coroiditi, vasculiti retiniche.
– Panuveiti: l’uveite coinvolge sia la parte anteriore che posteriore dell’occhio.
Altre caratteristiche dell’uveite che permettono di meglio classificare l’infiammazione sono:
– Uveite granulomatosa
– Uveite non granulomatosa
A seconda del decorso dell’uveite si distinguono le forme di:
– Uveite acuta
– Uveite recidivante
– Uveite cronica
COME SI CAPISCE LA CAUSA DELL’UVEITE E COME SI ARRIVA ALLA DIAGNOSI CORRETTA DI UVEITE?
In un paziente affetto da uveite è importante fare una diagnosi precisa e capire quale sia la causa dell’uveite. La diagnosi di uveite si compone di diverse fasi che vanno eseguite nel modo più preciso possibile da un medico esperto di uveiti.
Le fasi della diagnosi si possono così schematizzare:
– capire se l’uveite è localizzata solo all’occhio (forme isolate oculari) oppure se si associa ad una malattia sistemica generale. Per questo motivo è importante rilevare la presenza di eventuali segni o sintomi che possano far pensare ad una patologia sistemica
– capire se l’uveite è una forma infettiva o non infettiva
– richiedere degli esami del sangue mirati per escludere malattie infettive o autoimmuni
– richiedere degli esami strumentali per escludere malattie associate all’uveite (come ad esempio la TAC del torace, la risonanza dell’encefalo etc.)
– capire se l’uveite coinvolge solo la parte anteriore dell’occhio o anche la parte intermedia e posteriore (classificazione dell’uveite)
– richiedere degli esami strumentali oculistici (fluorangiografia, OCT) per capire se l’uveite ha causato delle complicanze a livello della parte posteriore dell’occhio
– capire se l’uveite è in fase ATTIVA o INATTIVA
– capire quale è il tipo di trattamento più adeguato per il mio paziente (terapia solo locale o terapia sistemica; terapia con cortisone o terapia con farmaci specifici tipo antibiotici o antivirali)
A COSA SERVE LA COLLABORAZIONE CON ALTRI SPECIALISTI NON OCULISTI?
Nel caso in cui l’uveiti sia associata ad una malattia generale di tipo infettivo, autoimmune o tumorale è importante che l’oculista specialista in uveiti collabori molto strettamente con altri specialisti che possono aiutare a fare una diagnosi corretta e a gestire la terapia medica.
Gli specialisti con cui l’oculista collabora più frequentemente sono:
– reumatologo
– reumatologo pediatra
– infettivologo
– neurologo
– dermatologo
– gastroenterologo
– oncologo
QUALI SONO LE COMPLICANZE DELL’ UVEITE?
Le complicanze dell’uveite dipendono dal tipo di uveite e da quale segmento oculare è interessato dall’infiammazione.
Le complicanze dell’uveite possono portare ad un calo visivo temporaneo o permanente
Le più frequenti complicanze del paziente con uveite sono:
– la cataratta (opacizzazione del cristallino)
– il glaucoma (rialzo della pressione intra-oculare che può portare a danno permanente del nervo ottico)
– l’ edema maculare (accumulo di liquido infiammatorio nella regione centrale della retina detta macula)
– le sinechie (aderenze tra iride e cristallino)
QUALI SONO LE TERAPIE IMPIEGATE NEL PAZIENTE CON UVEITE?
UVEITI NON INFETTIVE
– Cortisone sotto forma di collirio, pomata, iniezioni o per via generale (compresse)
– Farmaci dilatatori della pupilla
– Colliri che riducono la pressione intra-oculare (nel caso di glaucoma)
– Farmaci immunosoppressori per via generale (compresse, iniezioni)
UVEITI INFETTIVE
– Antibiotici
– Antivirali
– Antiparassitari
– Antifungini
Uveite anteriore non granulomatosa
Uveite anteriore granulomatosa